Quasi un anno fa, vi accolsi in questa maniera:
"Ladies and Gentlemen un nuovo "A RouleHat Carol" è già arrivato.
Dall'alto della sua casa, un recensore amatoriale un film ha visionato."
Ve la ricordate, era l'introduzione dell'artico al vecchio special televisivo "How the Grinch Stole Christmas" (L'articolo è qui).
Era una cosa stupida fare un intero articolo in rima, ma mi ha divertito, fino a un certo punto (Cliccate e capirete).
"How the Grinch Stole Christmas" è una piacevole storia natalizia nata dal genio del Dr. Seuss.
Dalla storia cartace è stato tratto uno special natalizio che ogni anno le Tv americane trasmettono e ritrasmettono (Tipo "Una poltrona per due" da noi).
Dallo special poi è nato un penoso film con Jim Carrey e per quasi 18 anni, il Grinch è andato in letargo, aspettando il momento più opportuno per uscire.
Nel 2018, posso dire con il cuore che abbiamo un film del Grinch che merita di essere visto insieme a quello originale del 1966.
"Vedi Max, un giorno, tutto questo sarà tuo". |
Alla produzione abbiamo la Illumination Entertainment, gli stessi che hanno prodotto tra l'altro Cattivissimo me, Pets, Minions, Lorax e Sing.
Sul piano grafico è una meraviglia; le ambientazioni sono stupende, i Chi sono carini ed è uno spettacolo vederli interagire con il mondo e con la loro tecnologia.
Il livello di umorismo è buono, non farà ridere per lunghi periodi gli adulti ma vi garantisco che lo farà per i bambini (E lo dice uno che ha sentito bambini ridere per dieci minuti grazie alla pubblicità di Sky).
Le animazioni della Illumination Entertaiment si mostrano superdinamiche come sempre e riescono a far rimanere incollati allo schermo gli spettatori e a dargli sempre un po' di azione anche nelle scene più semplici, che sia la consegna di una lettera o la discesa da una montagna.
La trama non è tanto diversa, è un piacevole adattamento di una storia del 1957 nel 2018.
Purtroppo alcune cose presenti nel film non colpiscono come l'orginale, ma non perché siano fatte male, ma perché è la trama stessa a farle diventare superflue.
Inoltre a un occhio attento, il Grinch presenta molte somiglianze con Gru di Cattivissimo me sul piano psicologico.
Non è una cosa brutta, ma fa quasi diventare "Il Grinch" una versione natalizia e pelosa di "Cattivisimo Me".
Anche i vari personaggi sono stati ben adattati e il film concede loro il giusto tempo per far sviluppare la loro psicologia.
Il Grinch non è più uno Scrooge irascibile o un reietto che vive nella spazzatura, si presenta semplicemente come un eremita che non sopporta il Natale, non perché gli dia fastidio o lo odi, ma perché è combattuto, vorrebbe far parte della gioia festiva, ma i brutti ricordi lo bloccano.
Cindy Lou invece in questo film ha raggiungo il suo stato finale, passando attraverso i vari film da comparsa, a Mary Sue, fino a diventare una simpatica e vivace ragazzina Chi che vorrebbe catturare Babbo Natale per parlargli di una cosa importante, ma questo lo lascio scoprire a voi.
Per il cast delle voci originali non hanno badato a spese, abbiamo Benedict Cumberbatch che interpreta il Grinch, Angela Lansbury che da la voce al sindaco di Chistaqua e Pharrell Williams che fa da narratore.
Anche il cast Italiano non è male, a dare la voce al Grinch abbiamo Alessandro Gassmann, Lucrezia Roma dà la voce a Cindy Lou, Vittoria Febbi presta la sua voce al sindaco di Chistaqua e come narratore abbiamo Emiliano Coltorti (la voce narrante di Hatefull Eight).
Il film ha dei difetti, come vi ho già spiegato alcune cose che nell'originale contavano, qua diventano un po' superflue, ma non è così grave.
Dimenticate l'obrobio con Jim Carrey, il Grinch del 2018 è un bel film per bambini e un simpatico ammazzatempo per gli adulti.
Potrei dire "You're mean one Mr Grinch" se solo ci fosse veramente qualcosa di "Mean".
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