giovedì 30 maggio 2019

TopHat: 5 cose che mi sono piaciute del Marvel Ultimate Universe.

Ladies and gentlemen, bentornati su RouleHat.
In  questo periodo mi sento piuttosto allegro e vorrei fare una cosa, tanto per cambiare.
Vorrei parlarvi bene di qualcosa.
Non temete, dopo questo articolo tornerò a gettare fango su qualcosa anche se non lo merita.
Oggi però vorrei parlare di quello che è stato un ultimo pezzo di esagerazione anni 90 negli anni 2000.
Oggi andiamo a parlare del Marvel Ultimate Universe.
Terra 1610 per gli amici.

Facciamo un passo indietro.
"Ultimate Marvel" nacque come progetto per avvicinare i nuovi lettori, riscrivendo i supereroi e i cattivi più importanti in tempi più recenti, rendendo il tutto un po' più reale e cercando di far vedere come sarebbe la nostra vita e i nostri problemi con i supereroi.
A questo progetto venne messo come editor il mitico Joe Quesada, accompagnato dalle penne di Mark Bagley e Bryan Hitch e dalla scrittura di due nomi leggendari:

Mark Millar: Celebre autore riconosciuto per le sue idee, le sue stronzate i suoi "Millarismi".

Brian Micheal Bendis: Veterano del mondo dei comics e vero Homo Novus del settore.

Sceneggiatori e disegnatori unici a modo loro al quale la casa delle idee ha dato carta bianca per fare tutto (o quasi) ciò che volessero per rilanciare la Marvel sul mercato.
Così nacquero 4 serie Ultimate principali, seguite da altre mini-serie fatte tanto per dare un po' di contesto al mondo senza essere però indispensabili.
Le quattro colonne erano:

-Ultimate Spider-Man:
Peter Parker, secchione bullizzato da tutto e da tutti viene morso da un ragno radioattivo geneticamente modificato e affronta una vita da supereroe con Super problemi...di nuovo.
Ma negli anni 2000.

-Ultimate Fantastic Four:
Il fumetto che ti fa capire che tutti sono intelligenti...tranne te.
Inoltre più sei intelligente più le tue azioni sono giuste, anche quelle "Moralmente discutibili".

-Ultimate X-men:
Sei diverso? Il mondo fa bene ad odiarti.

-The Ultimates (i vendicatori):
E gli Americani vincono!

Ma la domanda sorge spontanea, perché Ultimate?
Perché era la stronzata definitiva!
E chi lo sa?
Ma non è questo il punto.
Quando le testate uscirono, alcuni le apprezzarono, altri le rifiutarono, sempre per ragioni più o meno valide.
Ovviamente non sto dicendo che fossero perfette, c'erano alcune...qualche...molte cose che non mi sono piaciute.
Ad esempio, dovevamo davvero approfondire così tanto il rapporto "fraterno" tra Scarlet Witch e Quick Silver?
Avete davvero lasciato a Mark Millar il compito di scrivere delle relazioni umane buone, sane e "profonde"?

Ma questi sono tutti argomenti per un altro articolo.
Perchè dopo aver letto oltre 100 fumetti devo ammettere che...me ne pento solo al 70%.
Detto questo, mi impegnerò a mostrarvi quel 30% che mi ha fatto rivalutare un universo che molti hanno evitato solo per la sua pessima fama.
Cominciamo.

5)Passato e presente

Uno dei motivi che ha portato alla nascita dell'Ultimate Comics era "La grande paura delle storie" (rombo di tuono).
I personaggi Marvel come li conosciamo vengono dagli anni 30-40 e da allora sono uscite centinaia di migliaia di storie.
Il lettore medio si blocca davanti a questo carico e cominciare diventa un po' difficile.
Con l'Ultimate Universe, pur avendo qualche differenza, si è data la possibilità ai novizi di conoscere i personaggi che hanno solo visto in qualche immagine o nei cartoni animati.
Non sono loro gli originali, ma in salvezza ci viene il fatto che tutto (o quasi) ciò che è presente nell'Ultimate Universe è preso da storie già realizzate e questo facilità molto il lavoro.
Se non altro è un buon incentivo per recuperare gli omnibus dei grandi archi narrativi dell'universo standard.

4) Film

Ultimate aveva l'ambizione di mischiare molta realtà alla molta fantasia che aveva l'universo Marvel originale e questa non era una cosa così positiva.
Una cosa astratta come la magia o la super scienza nell'universo originale è qualcosa che è possibile apprendere e con il quale è possibile fare quasi tutto ciò che si vuole.
In Ultimate tutto ciò invece diventa fin troppo macchinoso, noioso e poco approfondito.
Ma in sua difesa ci ha dato un idea più realistica di come funzionano i supereroi e quindi per alcuni tratti ha anticipato molte caratteristiche del MCU.
In oltre vi faccio una domanda.
Sapete chi è che ha introdotto il Nick Fury nero con Samuel L. Jackson?
Ultimate Universe.
Surprise, motherf*****

3) Marvel Zombie Universe

Sapete quale è una cosa che inquieta tante persone?
Vedere ciò che amano, trasformarsi in una cosa irriconoscibile, violenta e oscura.
Abbiamo Padme che assiste alla trasformazione di Anakin.
Veronica Quaife che vede Jeff Goldblum trasformarsi ne "La Mosca".
E un' altro esempio lo abbiamo con il recente Brightburn (Anche se in realtà è solo di pessimo gusto).
Ma per molti, la cosa più spaventosa è stato vedere il Marvel Zombie Universe.
Un virus di origine sconosciuto portato da Sentry trasforma tutti gli eroi in zombie affamati di carne umana, con pochissimi sopravvissuti tra persone normali e supereroi.
Gli Ultimate Fantastic Four hanno avuto l'onore e la fortuna di introdurlo nel numero 21 (2003).
Ultimate Reed Richard a.k.a Mr. Fantastic a.k.a Il creatore, stava aggeggiando con un macchinario per viaggiare in altre realtà e per sbaglio finisce in questo "simpatico" universo.
Si creano alcune situazioni e alla fine, l'ultimate Doctor Doom decide di andare nell'universo zombie per conquistarlo e ripulirlo.
True story.

2) I personaggi

Questo forse è il punto più difficile da vedere.
Moltissimi personaggi sono peggiorati o sono diventati irrecuperabili, mentre altri vengono addirittura migliorati, tra questi troviamo Spider-Man, Kitty Pride e Kenny "Kong" McFarlane.
Per quanto riguarda Peter Parker, il suo percorso nell'universo Ultimate è molto più approfondito.
Una persona che stimo ha criticato questa cosa dicendo che:
"è un po' inutile creare sette volumi per una storia che si può narrare in sette pagine".

Verissimo.
Ma se ripensiamo alle prime storie dell'Uomo Ragno, prima della continuity ufficiale, si capiva un po' poco quella che era la vita e le esperienze del giovane.
Ultimate da una prospettiva leggermente più dettagliata della vita di Peter, i rapporti tra le persone nella sua vita, il suo lavoro, la scuola, la città di NY.
E dove la serie originale a impiegato tempo, qua si è visto molto in soli 150 numeri.
E quando si è tutto concluso, si è sentito tutto questo, si è sentito tutto il dolore della città  e il bene che Spider-Man ha fatto.

Addirittura J.J Jameson ha capito il vero valore di Spider-Man prima della "morte" di Peter e nella serie Originale J.J Jameson è stato un autentico pezzo di merda fino al 2018.

Per quanto riguarda Kitty Pride invece, si vede la sua transizione da ragazzina appena entrata negli X-men a leader di una vera nazione mutante.
So bene che può non sembrare un gran cambiamento rispetto alla versione originale, ma devo ammettere che in 11 anni, ha ottenuto molto di più di quello che quei frignoni degli X-men hanno ottenuto, poi perso, poi ottenuto e poi perso in 56 anni.
Ha creato una nazione mutante che non è un isola sul mare o nel cielo, collaborante pacificamente con il governo americano e ha un fidanzato che non è un russo di metallo che molla ogni tre per due.
Direi che questo vale almeno un 10% di quella percentuale buona.
E ultimo ma non per questo meno importante Kong.
Personaggio ex-novo, bullo insieme a Flash Thompson, che pian piano si redime fino a diventare amico di Peter e ad entrare nell'esercito.
Inoltre non è il solito stereotipo del bullo stupido e grasso, Kong è uno dei primi personaggi a capire che Peter è Spider-Man usando la sua sola logica.
Non male, vero?



1) Novità

Come ho già detto, non c'è molta originalità nella fantomatica originalità di Ultimate.
Molte cose sono state riprese da storie e what-if già pubblicati in passato.
Ma anche in universo spazzatura può accadere un miracolo e questo miracolo è nato con la morte di Peter Parker.
Il suo eroico sacrificio ci ha lasciato una speranza e una importante pedina del Ragnoverso.
Miles Morales.
Far continuare la serie dopo la morte del personaggio principale e punta di diamante dell'universo Ultimate poteva sembrare follia e invece si è rivelata una piacevole novità.
Miles è l'incarnazione del suo universo.
Nei primi anni 40 fino agli 80 la cosa che terrorizzava e affascinava le persone erano le radiazioni.
Negli anni 2000 invece si temeva maggiormente per la conseguenza di queste, le mutazioni genetiche.
La società è cambiata, forse in peggio, ma anche in meglio.
Negli anni 40, le classi delle scuole di New York erano a maggioranza bianca ma dopo 50 anni le cose sono cambiate.
Non ci sono più solo bambini bianchi, ci sono afro-americani, messicani, cinesi, giapponesi, italiani.
New York è diventata a tutti gli effetti una città multietnica e multiculturale.
E Miles è uno Spider-Man Afro-Americano con discendenza Portoricana.
Cosa potrebbe chiedere di più un bambino Newyorkese?
Oggi è grazie a Miles se anche i più duri di comprendonio hanno finalmente accettato il fatto che "Tutti possiamo essere Spider-Man".
E fino ad oggi, questo ragazzo non mi ha mai deluso.


Ladies and Gentlemen, l'articolo finisce qui.
Spero che i miei motivi vi abbiano fatto sbollire e riflettere su un mondo tanto amato/odiato.
Così almeno potrete arrabbiarvi di nuovo quando vi parlerò delle 5 cose che ho odiato del Marvel Ultimate Universe!
Buona notte gente!




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