venerdì 3 maggio 2019

"Avengers: Endgame" Recensioni nel cappello

10 anni.
Tutto questo tempo per terminare un ciclo di film iniziati con addosso le vesti di prodotto commerciale.
Roba per bambini, piena di fantasia, azione e meraviglia.
Ma oramai i bambini sono cresciuti e con il tempo, quelle vesti si sono trasformate in un'armatura, al cui interno era presente un'anima immensa.
Pochi all'inizio gli hanno dato attenzione, ma alla fine, quell'anima si è liberata, mostrando tutto il suo potenziale, tutta la sua luce.
La luce presente in ogni essere con doti e volontà straordinarie.
Questo è il film che termina un era.
Questo è il film che dimostra senza dubbio che i supereroi dei fumetti sono la mitologia del nuovo millennio.
Questo è "Avengers: Endgame".


Durata: 181 minuti
Regia: Antony e Joe Russo
Sceneggiatura: Christopher Markus e Stephen McFleely

"A seguito delle azioni di Thanos nel precedente film, metà della popolazione dell'intero universo è stata dimezzata.
Gli Avengers, pur essendo afflitti dalla sconfitta e dal dubbio, non si sono ancora rassegnati e decidono di tentare un ultimo colpo verso Thanos.
Ma scopriranno presto che un'azione così catastrofica non può essere risolta con qualche pugno o raggio laser..."

Vorrei poter dare più informazioni sulla trama ma dire solamente una parola di più vorrebbe dire togliere qualcosa alla visione di questa pellicola.
Come accennato all'inizio "Endgame" chiude perfettamente un cerchio, iniziato in un modo e finito in un modo.
Un viaggio dell'eroe che raggiunge il livello successivo, quello dell'eroe epico, che non solo cita, ma rende omaggio a tutto il lavoro svolto in questi ultimi 10 anni.
Un intero universo in cui la realtà si unisce alla fantasia e celebra la vita, sia nel bene che nel male.
Nonostante la tragedia passata, l'umorismo si dimostra sempre la migliore medicina in questi casi e il film riesce come al solito a strappare qualche risata.


Per quanto possa aver inzuccherato la presentazione, mi duole avvertirvi che non è né un film perfetto né un film eccezionale.
Semplicemente è un ottimo film con la O maiuscola.
Ci sono alcune cose che non mi sono piaciute.
Critiche rivolte principalmente verso alcuni personaggi e alcuni degli eventi secondari che sono stati ridicolizzandoli fin troppo, snaturandoli o lasciati al caro Deus Ex Machina.
Ma questo riguarda solo l'aspetto secondario del film, in quanto i fratelli Russo sono riusciti a gestire perfettamente una trama che sembrava ingestibile.
Il ritmo della pellicola invece hai il pregio di essere così empatico da farti sentire esattamente cosa prova una persona depressa.
All'inizio è una scarica di adrenalina, poi ti senti deluso, poi felice, poi ansioso, poi di nuovo felice e poi cominci a piangere.

Dopo una grande battaglia, una grande sconfitta e una grande rivincita è difficile rimanere obbiettivi.
Personalmente, credo che chiunque abbia già visto o vedrà "Endgame", in mezzo a tutta quelle emozioni positive, sentirà anche il suo opposto.
Quando vivi un'avventura e la finisci, si prova una strana sensazione e questa varia a seconda della persona.
Pensavo che quello che provavo fosse delusione, ma riflettendoci, credo che fosse paura.
La paura dell'ignoto.
Di quello che verrà dopo.
Perché dopo aver visto la fine di un'era e l'inizio di un'altra, cosa succederà a ciò che amavi?
Migliorerà? Peggiorerà? Chi lo può sapere?
Forse con il tempo i critici rivaluteranno il film, alcuni diranno che è un classico, altri diranno che "è invecchiato male".
Ma posso giurarvi una cosa.
Io non dimenticherò mai quello che ho visto.

Un mondo di meraviglie e terrore.
Un mondo di eroi e malvagi.
Un mondo di scienza e magia.

Un mondo dove tutto è possibile.

Ladies and Gentlemen, gli eroi non muoiono mai.
Excelsior!

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