Ladies and gentlemen, benvenuti e bentornati su RouleHat.
L'anno nuovo è già arrivato e tutti si fanno sempre la solita domanda "Quale è il trucco per sopravvivere anche quest'anno?"
La stessa domanda se la pongono ogni giorno tre gruppi di persone, i pessimisti, quelli che guardano trucchi di magia e i videogiocatori.
Oggi andiamo sul terzo gruppo.
Durante le vacanze invernali mi sono messo sul divano a vedere mio fratello giocare a Red Dead Redemption 2 e vedendolo giocare mi sono ricordato dei videogiochi più famosi della Rockstar games aveva fatto negli anni e in particolare mi era venuto in mente GTA: San Andreas.
Gioco della madonna con una bella trama divenuto famoso perché ogni singolo essere umano finiva con lo scaricare da internet una lista intera di trucchi.
Con quella lista potevi bruciare le tappe, potevi diventare super forte, super veloce, fare salti enormi e volare con un jetpack (Praticamente eri Superman della golden age).
Tanti giochi in passato hanno inserito trucchi, frasi o codici gratis per sbloccare determinati contenuti nascosti, buffi, utili o inutili, ma con l'avanzare del tempo il fenomeno dei trucchi ha cominciato a calare.
I trucchi sono sempre stati una simpatica via alternativa nei giochi single player, ma con l'avanzare dell'era dei multiplayer, coloro che usano i trucchi sono visti come una piaga da segnalare, bannare ed eliminare.
Ci sono quelli che dicono che oramai sono inutili o addirittura dannosi per i moderni videogiochi, ed è lì che ho cominciato a riflettere sulla questione.
Vedendo il buon vecchio GTA: San Andreas paragonato a RDR2 mi è sorta una domanda: "I trucchi nei videogiochi sono ancora necessari?"
Per farlo bisogna cominciare da quello che forse è il padre dei trucchi per i videogiochi, il codice Konami.
Il Codice Konami in origine venne creato da uno sviluppatore, Kazuhisa Hashimoto, durante lo sviluppo del videogioco "Gladius" nel 1986.
Trovarono il gioco troppo difficile, così Hashimoto creò un cheat code per dare al giocatore diversi power-up che normalmente sono raggiungibili durante il gioco.
Il Cheat code divenne così famoso che venne usato e citato in tantissimi altri giochi, anche quelli al di fuori della piattaforma Nintendo; Contra, Crash Bandicoot, Bioshock Infinite, Castlevania, TMNT, la serie di Metal Gear e molti altri.
Oltre al codice Konami, molti altri cheat code in passato potevano essere trovati sulle riviste specializzate per videogiochi, di solito venivano fuori durante le interviste o quando un fan notava qualcosa di strano, non solo nel gioco, ma anche nella confezione del gioco stesso e cominciava ad indagare.
Questo è un esempio di come i cheat code hanno influenzato i videogiochi single player nel corso degli anni.
Ma con l'avvento dei videogiochi nati principalmente per il multiplayer, i cheat code e chi li usavano cominciarono a venir odiati, questo perché giocare insieme a qualcuno non significa solo divertimento, è anche una sfida.
Giocare a un picchiaduro con qualcuno e batterlo, per esempio, ti fa sentire bene perché hai dimostrato di essere più bravo di qualcuno in qualcosa.
Adesso esagererò un po', ma io la vedo in questa maniera.
Quando si sfida qualcuno è la lealtà degli sfidanti verso sfida stesa a determinare chi tra i due è un signore e solo gli stronzi cercano mille scorciatoie disoneste per raggiungere la vittoria.
Vincere in questa maniera è semplice masturbazione per l'ego, non importa l'abilità o l'astuzia, io (Che ho barato) ho vinto, tu hai perso.
E in questi casi sono molto contento quando gli sviluppatori creano varie umiliazioni e punizioni per coloro che barano o per chi possiede consciamente una copia pirata.
Per esempio:
-Salti rallentati in Mirror's Edge.
-Il purgatorio dei bari in Dark Souls 2
-Orribili donne in The Witcher 2
E poi torniamo al confronto tra GTA: San Andreas e RDR2.
Il primo famoso per i suoi trucchi, l'altro...perché è come una seconda vita.
Personalmente credo che le persone che hanno giocato a San Andreas abbiano usato principalmente i trucchi perché, nonostante la trama ben realizzata, è stata la Rockstar Games a renderlo un masterpiece per i fancazzisti.
Con l'avvento di un internet più veloce, anche la lista di trucchi poteva essere trovata più facilmente e molti si concentravano più sul volare con una macchina invisibile che nello svolgere le missioni.
E la Rockstar ha trovato in tutto questo una buona pubblicità.
Ma con lo sviluppo dei motori grafici e di tutto l'apparato tecnico, anche la Rockstar ha capito che non ne sarebbe più valsa la pena.
In Red Dead Redemption del 2010 sono ancora presenti i trucchi, trovabili tramite delle frasi scritte sui giornali.
Ma sono perlopiù cosette come munizioni infinite e l'invincibilità, e anche se decidi di attivarli per farti due risate, se ti dimentichi di annullarli, i trofei o gli obbiettivi sono bloccati e considerati nulli.
Una vera rottura di scatole.
Oggi, nel 2018/9, Red Dead Redemption 2 ha al suo interno tanti easter egg e misteri, ma al momento nessun trucco.
Ed è giusto così.
Molti potrebbero controbattere dicendomi che nel single player ognuno può fare ciò che vuole, anche inserire trucchi, ma vorrei farvi riflettere su una cosa.
Quando guardate un trailer, un gameplay o semplicemente giocate a RDR2, che cosa vedete?
La risposta: Una seconda vita.
Con la grafica, le cose da fare, i luoghi da esplorare e le storie di tantissimi personaggi, voi non state più giocando a un altro gioco, voi state vivendo un altra vita, una seconda vita reale.
Voi sapete bene che è finto eppure vi spaventate quando un puma o un orso vi arrivano addosso senza alcun avvertimento perché sapete di avere una vita e una resistenza limitata, vi emozionate quando esplorate le vaste aree del gioco e quando sparate a qualcuno sentite il rinculo della pistola come se foste lì.
Provate qualcosa, ed è per questo motivo che per me i trucchi nei videogiochi di questo tipo sono diventati inutili.
Non ho dubbi che molti di voi provino noia per cosette come guadagnare soldi facendo taglie o procurarsi del cibo cacciando gli animali, esattamente come a me annoierebbe il fatto di avere tutto ciò che mi serve con uno schiocco di dita.
Perché avere tutto e subito, senza fatica e senza esperienze, non è un'avventura, non ci sono pericoli nel inserire un codice.
Ma il punto è che RDR2 e i giochi che lo seguiranno diventeranno sempre più simili e veritieri alla realtà, una seconda realtà che tutti potranno vivere a pieno se lo vorranno.
(Tipo Sword Art Online, solo che sarà meno stupido)
E la morale è che ci sono persone che sanno bene che nella vita non ci sono scorciatoie magiche in nessun campo, mentre ci sono altri che invece pensano che un videogioco sia...un semplice videogioco.
Sta a chi gioca fare la scelta.
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