giovedì 31 ottobre 2019

RouleHatWeen: Brightburn- L'angelo del male

Ladies and Gentlemen, benvenuti e bentornati.
Il RouleHatWeen di quest'anno sarà particolare e farà rinascere la vostra paura ancestrale per lo spazio e i suoi segreti.
Oggi parliamo di uno dei film che ho più messo in discussione.
Un film che a una prima occhiata, può sembrare una fan fiction horror su uno dei supereroi più amati di sempre.
Ma forse nasconde qualcosa di più.
Qualcosa di strano e oscuro.
Oggi andiamo a parlare di Brightburn.


Fermatemi se la conoscete:

"Kyle e Tori Breyer sono una coppia che abita in campagna.
 Cercano di avere un bambino, ma senza successo.
Una sera avvertono un forte botto nei campi della loro proprietà e si incamminano per andare a vedere cosa sia piovuto dal cielo.
Lì trovano un'astronave aliena e al suo interno, un bambino apparentemente umano.
Quel bambino un giorno, scoprirà di possedere abilità fuori dal comune".

Cavolo è difficile capire il riferimento, se solo ci fosse un supereroe con una storia simile...


Se solo ci fosse...no, non mi viene in mente nulla.

Scherzi a parte.
Il bambino verrà ribattezzato dai due come Brandon Breyer e verso l'adolescenza, scoprirà di avere dei poteri straordinari.
Cercando di capire da dove vengano, verrà a sapere dalla madre adottiva delle sue origini aliene.
Lo shock e il condizionamento mentale della capsula spaziale, porteranno Brandon a trasformarsi in un assassino senza pietà e a sfruttare tutte le sue abilità per uccidere chiunque si metta sulla sua strada.
Alla fine, dopo aver eliminato ogni possibile ostacolo, utilizzerà il suo potere per distruggere vaste aree del mondo.

Per quanto la trama non sia delle più originali, sono tanti i particolari che caratterizzano il film e lo rendono degno di una visione.
Ma per capire fino in fondo il super cattivo di James Gunn (I Guardiani della Galassia), bisogna suddividerli in due sezioni:
-Mitologia
-Psicologia

Le analogie con il mondo dei supereroi si sprecano, non solo per le origini o le abilità di Brandon.
Già il suo nome è un rimando a una caratteristica ben nota nel mondo dei fumetti.
"Brando Breyer" l'allitterazione della prima lettera nel suo nome e cognome, tipica di molte creazioni di Stan Lee.
Esempi famosi abbiamo:
Bruce Banner, Peter Parker, Dum Dum Dugan e ultimo ma non per questo ultimo, J.Jonah Jameson Jr.

Pensiamo poi al suo modus operandi .
Gli omicidi commessi da Brandon ricordano molto le imprese dei primi film e dei fumetti del grande Boy scout.
La porta d'acciaio che si scioglie con il solo sguardo.
La macchina che viene sollevata per fermare un crimine.
Tutta la mitologia viene ribaltata per mostrare come le azioni più epiche, imprese nella memoria dei fan, possano diventare quelle più malvagie e malate.
Senza dimenticare che Brandon quando compie queste azioni, fa un' altra cosa che ricorda il caro "Uomo d'acciaio".
La coperta che Brandon indossa come mantello è la stessa in cui i Breyer lo trovarono quando era un bambino.
Quella è la sua uniforme da battaglia, la sua vera natura.


E il simbolo sul petto, l'emblema del Superman che tutti conosciamo e amiamo.
Noi terrestri abbiamo chiamato Kal-El con il nome di "Superman" per che nell'alfabeto, quella che ha sul petto è una gigantesca S.
Nell'alfabeto Kryptoniano invece è un simbolo che significa "Speranza".
Per Brandon la cosa è uguale e contraria.
I simboli che lascia sulle scene del delitto sono due grandi B, una firma a indicare il suo operato, come Batman o come Zorro.
Ma scritta in quella maniera diventa una B dell' alfabeto runico.
Il "Berkanan" così viene chiamata, simboleggia il Pioppo.
Nel calendario arboreo celtico, il Pioppo è il segno del pessimismo e nella cultura greca simboleggia il confine tra il regno dei vivi e quello degli inferi.
Brandon è quindi un Dio annoiato, un essere superiore che porta l'inferno sulla Terra perché può.


Da qua partiamo ad analizzare la psicologia di Brandon.
Molti avranno pensato che a smuoverlo verso il male sia stato il suo shock o la navicella aliena con i messaggi subliminali, ma c'è anche la possibilità che Brandon stesse già sperimentando i primi segni di squilibrio mentale.
La pornografia macabra che conservava, i disegni che faceva prima del suo condizionamento definitivo.
Accettando la sua parte aliena, Brandon decide di isolarsi dal mondo e dimostra a viso aperto (o coperto) tutte le caratteristiche di un potenziale serial killer.

Presunzione, megalomania. bugia patologica, il desiderio di avere delle prede sempre più grosse.
Se avete visto il film non potete dimenticare la scena del pollaio, dove il ragazzo ha maciullato gli animali per il semplice desiderio di "Provare le sue capacità".
E anche se verso il finale dice a Tori, sua madre, di voler essere buono, anche quella è una gigantesca bugia.
Non solo perché si accorge delle intenzioni di Tori di ucciderlo con un pezzo dell'astronave, unico materiale che sembra recargli danno, ma c'è anche da ricordare come per tutto l'atto finale non abbia fatto altro che prenderla per il culo.

Brandon e Tori giocavano spesso a nascondino e per ritrovarsi si fischiavano a vicenda per indicare la loro posizione.
Deciso a ucciderla, "Gioca" a nascondino con lei e la sfotte con gli stessi fischi innocenti che usavano tra loro, uccidere gli piace e gode nel cacciare creature che lui considera "inferiori".


E per riconnetterci alla mitologia, dopo aver ucciso Tori, Brandon fa cadere un aereo sulla casa dei suoi genitori, completamente in contrasto con quello che fa Superman.
Un uomo che pur avendo i poteri di un Dio, si mischia con gli umani, li ispira e non li domina.
In Brightburn è l'esatto opposto, un ragazzino umano che scopre i suoi poteri e si fa Dio.

Tanti su internet lo hanno difeso, giustificandolo nei modi più disparati.
Sono d'accordo sul fatto che uccidere porti alla follia e che più uccidi, più diventi insensibile.
E forse la razza aliena da cui discende Brandon è il male assoluto, ma è Brandon il Faust della situazione, colui che si è lasciato condizionare, che ha accettato di perdere la sua anima.
Senza dimenticare che il messaggio subliminale gli diceva di  "Prendere il controllo" non "Fai del pollaio un macello".
Semplicemente è probabile che la malvagità fosse già dentro di lui.

Adesso Brandon gira per il mondo distruggendo ciò che vuole, mentre un patito delle cospirazione, tale Big T, una parodia di J.Jonah Jameson Jr, fa la menzione di una strega che stritola gli altri facendoli confessare i loro peccati e di un uomo pesce che distrugge le navi militari a largo delle coste cinesi.
Lasciando aperta la possibilità a un futuro universo condiviso.
La canzone "Bad guy" di Billie Eilish sigilla il finale di un film non così originale ma che può lasciare un piccolo shock nella mente degli amanti dei super.

Quindi ricordate Ladies and Gentlemen.
Non sempre quello che cade dal cielo è un dono.
Lo pensavano pure i dinosauri e guardate un po' dove sono adesso, nei musei e sulle nostre tavole.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

lunedì 7 ottobre 2019

ConceHat: La nostalgia di "Other Friends"

Ladies and Gentlemen, bentornati su RouleHat.
"Steven Universe" è una delle migliori serie animate degli ultimi anni.
Partendo come prodotto fantastico e infantile, si è evoluta, insieme a tutti i personaggi del cast, in una trama matura e fantascientifica.
Lo show inizia piano piano a ingranare e a parlare di tutti quei temi che tanti considerano scomodi e difficile da spiegare.
In questo modo Steven e i suoi amici sono diventati delle vere e proprie mascotte per i diritti civili e umani (gemme incluse).
E dopo 5 stagioni, mille avventure ed emozioni, nel 2019 è uscito il film di Steven Universe.


martedì 1 ottobre 2019

"C'era una volta a...Hollywood": Recensioni nel cappello

Ladies and Gentlemen, Bentornati su RouleHat.
Oggi ho intenzione di raccontarvi una storia.
Scritta,diretta e prodotta dal quel simpatico pazzoide di Quentin "Jerome" Tarantino.
Anche questa finisce con un "E vissero per sempre felici e contenti" ma per arrivare a un bel finale c'è bisogno di coraggio, speranza e...un lanciafiamme.
Preparate i popcorn e mettetevi comodi.
Questo è "C'era una volta a...Hollywood"



Recensioni nel cappello: Doctor Sleep